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La crisi delle Case giapponesi in MotoGP è sotto gli occhi di tutti, soprattutto Honda, ma anche Yamaha, stanno soffrendo nei confronti dei costruttori italiani, Ducati in primis. Una situazione inedita che preoccupa i piani alti del motomondiale, che hanno già dovuto subire il ritiro di Suzuki.
Nelle ultime settimane si parla di una revisione del sistema delle concessioni. Attualmente, nel regolamento, solo un costruttore che non salga sul podio per un’intera stagione può avere vantaggi e quindi né Honda (che ha vinto ad Austin con Rins) né Yamaha (3ª con Quartararo nella stessa gara) potrebbero beneficiarne.
Le cose, però, potrebbero cambiare e ad affermarlo è stato Carlos Ezpeleta, Chief Sporting Officer della MotoGP, intervenuto alla trasmissione ‘Tot Costa’ di Radio Catalunya.
“Stiamo lavorando per essere in grado di aiutare non solo Honda ma anche Yamaha, in modo che possano tornare a essere competitive più rapidamente - ha spiegato il manager spagnolo - Honda e Yamaha sono state molto attente alle concessioni in passato, che sono state fondamentali perché Ducati fosse competitiva, Suzuki lo diventasse velocemente, KTM e Aprilia entrassero nel motomondiale e fosse anche loro competitive. Gli altri costruttori lo capiranno. La posizione ufficiale di Dorna è che il sistema delle concessioni debba essere aggiornato”.
Ezpeleta è stato molto chiaro su questo punto, perché Dorna non vuole perdere due costruttori e anche i loro piloti, ora nell’ombra. Quartararo, ma soprattutto Marquez, al centro di tantissime illazioni nell’ultimo periodo. Una delle quali è che KTM abbia l’intenzione di mettere in piedi una terza squadra con Marc e Acosta.
“Non è previsto che il prossimo anno ci siano più di 22 moto - ha sgombrato il campo Carlos - Per noi il numero ideale è 20 moto. Per quello che ho capito, ci piacerebbe avere Pedro in MotoGP, ma ci sono discussioni con il suo team e il suo costruttore”.
Per quanto riguarda Marc, Ezpeleta sembra convinto che rimarrà in Honda: “credo che abbia un altro anno di contratto. Anche se sapessi qualcosa, non lo direi. Il vostro ragionamento a oggi mi sembra corretto" ha risposto ai conduttori che ipotizzavano Marquez al suo posto anche il prossimo anno.
