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Pernat: Misano, il mondiale ora arriva nella 'tana' di Rossi

Valentino correrà per la vittoria, Marquez non si accontenterà. Dopo il record di 7 ci sarà un 8° vincitore?

Pernat: Misano, il mondiale ora arriva nella 'tana' di Rossi

E' stata una storica vittoria quella della Suzuki a Silverstone. Non vinceva un Gran Premio della MotoGP dal lontano 2007, quando a Le Mans l’Australiano Chris Vermeulen tagliò per primo il traguardo.

È un campionato mondiale incredibile, quello che stiamo vedendo: durante gli ultimi 7 GP ha visto sette vincitori diversi. Un record che risale al 1999/2000 quando a vincere furono in successione Alex Criville, Regis Laconi, Taddy Okada, Max Biaggi, Norick Abe, Kenny Roberts e Garry McCoy.

Questo fa capire quanto i due cambiamenti epocali, gomme-elettronica, stiano rendendo il campionato sempre più equilibrato.
Durante questa stagione è cambiato il fornitore unico degli pneumatici con l’arrivo del costruttore francese della Michelin al posto dei Giapponesi della Bridgestone e quasi tutti i piloti hanno dovuto adattarsi cambiando lo stile di guida. Poi da questa stagione è stata introdotta la centralina unica per tutte le case costruttrici che hanno dovuto quasi del tutto cambiare la parte elettronica col risultato di avvicinare la tecnica delle moto.

Forse questi due cambiamenti fatti durante la stessa stagione hanno creato problemi maggiori di quelli che si riteneva e le tante cadute, soprattutto dei big,non sono capitate per caso.

Comunque un campionato spettacolare che sta dimostrando di vivere ormai per il duello Marc Marquez e Valentino Rossi che nonostante i 50 punti di differenza nella classifica generale a favore dello spagnolo non è chiuso per niente.

Il peggiore nemico dello spagnolo sembra il suo modo di gareggiare. Marc non riesce assolutamente a correre per accontentarsi e lo dimostrano la caduta di sabato durante le prove ufficiali ed i due fuori pista durante il Gran Premio mentre stava lottando con il suo acerrimo rivale Valentino Rossi.

Questa volta ciò gli è costato il podio e tre punti persi nella classifica generale. Sicuramente 50 punti  di vantaggio a sei Gran Premi dalla conclusione sono molti ma in questo modo lo zero è sempre presente dietro l’angolo. Poi non sottovalutiamo Valentino Rossi che con aria sorniona continua a dispensare palate di ottimismo.
Vale andando veramente forte e ha dalla sua un numero di piste a venire che sono favorevoli alla sua Yamaha, insomma il peggio è alle spalle.

Francamente invece ci sembra irriconoscibile Jorge Lorenzo. A Silverstone non aveva neppure la scusa della pista bagnata e si è classificato all’ottavo posto a quasi 20 secondi di distacco dal vincitore.
Credo che a meno di cataclismi la sua corsa al titolo mondiale di questa stagione sia arrivata al capolinea.

Sfortuna nera per la Ducati che su questa pista veloce con continui cambi di direzione ha messo in crisi gli avambracci dei piloti ed i due Andrea a fine gara li avevano grossi come meloni.
Peccato per Andrea Iannone che stava disputando una gara da podio sicuro ma ad un certo punto il dolore lo ha messo in condizione di mollare la presa con conseguente caduta.

Questo non è certamente un buon segno per il Jorge Lorenzo di oggi che il prossimo anno salirà sulla rossa di Borgo Panigale, ma questa è un’altra storia.
Ora a fine settimana ci aspetta il GP di Misano: si arriva nella terra di Valentino e state certi che lui farà di tutto per portarsi a casa il primo posto, magari gufando simpaticamente il suo rivale Marc Marquez: potrebbe essere la svolta del mondiale, pienone assicurato.

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