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MotoGP, Pirro: “Bagnaia-Marquez? In quegli ultimi 5 giri non fa differenza avere la GP23 o la GP24"

Parla Michele: “Quello che fa la differenza sono le palle e Pecco è stato straordinario, perché quando Marc si è messo dietro tutti pensavano fosse finita. La GP23? Di Giannantonio ha avuto la GP22 senza nemmeno un aggiornamento lo scorso anno, eppure a fine stagione ha vinto. Tra le due moto non c’è mezzo secondo”

MotoGP: Pirro: “Bagnaia-Marquez? In quegli ultimi 5 giri non fa differenza avere la GP23 o la GP24

Foto by Dani Guazzetti 

Michele Pirro si è goduto il Gran Premio di Spagna dal paddock di Misano. Lo scorso weekend il collaudatore Ducati ha infatti presenziato all’Eicma Riding Fest, dove per l’occasione è stato presentato il poster della gara Superbike in programma in Riviera a metà giugno.

Lo abbiamo intercettato al termine del GP di domenica, scambiando alcune parole in merito al successo di Bagnaia su Marquez sul tracciato di Jerez.

“Penso che questo weekend abbia confermato ancora una volta il grande lavoro svolto da un’azienda come Ducati – ha dichiarato Michele – domenica abbiamo visto cinque Ducati davanti a tutti e penso che qualcosa significhi a conferma di tutti gli sforzi profusi in pista”.

A vincere è stato Pecco, te l’aspettavi?
“Bagnaia è stato straordinario, davvero straordinario, innanzitutto per il doppio sorpasso all’esterno, poi per come ha saputo rispondere e reagire a Marquez. Nel momento in cui Marc si è fatto sotto nel finale, recuperando lo svantaggio, tutti pensavano fosse finita per Pecco. Sono dell’idea che il 93% delle persone da casa l’avessero data per persa, invece Pecco ha fatto un capolavoro rispondendo colpo su colpo. Ci vuole grande carattere e attributi per fare ciò che ha fatto”.

Ti ha sorpreso vedere un Marquez già pronto a lottare per la vittoria?
“Il valore di Marc lo conosciamo tutti e lo confermano i suoi titoli vinti e quanto fatto da lui in carriera. La cosa più importante è che Ducati abbia fatto risorgere un campione come Marc e il fatto che abbia lottato fino all’ultimo dà ulteriore valore alla vittoria di Bagnaia. Se fosse rimasto in Honda non so che fine avrebbe fatti Marc Marquez, invece oggi è un pilota di nuovo forte, competitivi, che si diverte ad andare in moto. Penso che questo sia il messaggio da lanciare alla gente dopo un weekend come questo”.

Michele, si parla continuamente delle differenze tra la GP23 e GP24, sostenendo che Pecco sia favorito dal fatto che la moto di ultima evoluzione sia più performante rispetto alla precedente.  
“Personalmente mi dispiace che si continui a parlare del confronto tra queste due moto. Sicuramente la GP24 è un miglioramento rispetto alla GP23, ma cosa dobbiamo fare: sviluppare moto peggiori come fa qualche altra Casa? Una cosa però ci tengo a sottolinearla: tra le due moto non c’è mezzo secondo come magari qualcuno può pensare, ma soprattutto in quegli ultimi 5 giri del GP di Jerez non fa differenza avere la GP23 e la GP24. Quando sei così al limite quello che conta è il polso e soprattutto gli attributi che hai. Punto, non c’è altro da aggiungere”.

Marc presto avrà aggiornamenti sulla sua GP23. Pensi alzerà ulteriormente l’asticella?
“Penso che al momento Marc non abbia ancora del tutto in mano la Ducati, infatti ci sono alcune aree da esplorare e conoscere meglio. Penso che nei test di lunedì scoprirà meglio la moto, raccogliendo un maggior numero di informazioni a riguardo. Detto ciò, mi dispiace quanto leggo che a Marquez bisogna dare aggiornamenti subito nell’immediato, dopo nemmeno tre gare”.

Come mai?
“Sembra quasi che la GP23 sia una moto non competitiva, sminuita, cosa che non lo è. A tal proposito tengo a sottolineare una cosa: lo scorso anno Di Giannantonio ha avuto la GP22 senza nemmeno un aggiornamento durante tutto l’arco della stagione, eppure ha lavorato duramente arrivando a fine stagione a giocarsi podi e a vincere. Di sicuro Ducati cercherà di aiutare Marc, ma vorrei ricordare che tutti i piloti arrivati nei team privati non hanno mai avuto la moto ultima evoluzione. Bagnaia in Pramac ne è la conferma oppure Martin. Poi cerchiamo di capire cosa farà Marc il prossimo anno: qualora decidesse di andare in un’altra Casa, che senso avrebbe dargli la GP24?”

Due settimane fa eri in pista a Barcellona. Siete riusciti a limare ancora qualcosa?
“Qualcosa abbiamo fatto e penso che a Jerez si sia visto il livello della nostra moto. Ducati lavora ogni giorno e la cosa più importante è che in ogni occasione riusciamo a fare passi avanti anziché indietro. Penso che il GP di Jerez sia un bel messaggio per il nostro sport. Da una parte la grandezza di Pecco, dall’altra il fatto che la MotoGP abbia ritrovato Marc Marquez, di nuovo felice e sorridente nel guidare una moto. Ducati lo ha fatto risorgere e questo va oltre il fatto che avesse una GP23 o una GP24”.    

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