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MotoGP, Miller: "questo format mette pressione e incentiva gli incidenti, ma mi piace"

Giornata positiva per KTM: MIller terzo in qualifica ed in gara Sprint, Binder è 6° dietro alle Ducati. MIller: "anni fa cadere qui alla Waterfall era d'obbligo!, ma ci sono anche altri fattori da considerare, bisogna avere buon senso". Binder: "l'aiuto di Miller in Q1 è stato fondamentale"

MotoGP: Miller:

Un sabato più che soddisfacente quello della KTM, che ha piazzato entrambi i piloti nella top10 della Q2,ed ottenendo poi un buon risultato anche nella Sprint. Miller sul podio è terzo alle spalle delle Ducati di Martin e di Bagnaia.  Per Jack, la sprint ha il doppio valore di essere sia una gara divertente per un pilota, che non deve preoccuparsi troppo della gestione gara, sia perché può fungere da test in vista della competizione lunga della domenica.

Hai quasi perso la partenza, cosa è successo?
"Di solito ho una certa routine da seguire con tutti quei pulsanti, mi è caduta la lista sotto la moto e ho dovuto fare tutto di fretta, ho premuto il launch control, ho guardato in basso poi in alto, alla partenza ero lì che saltavo -interviene Jack Miller - ma è stata una bella Sprint, mi sono divertito ad inseguire i ragazzi della Ducati. Ho avuto difficoltà nel terzo settore, alle curve 9, 10 e 11. Nel resto del tracciato la KTM è molto competitiva, sono soddisfatto dei risultati di oggi, spero di poter replicare domani".

Hai avuto modo di duellare con la Ducati di Pecco. In quali punti ha dei vantaggi?
"Con la dura all'anteriore, specialmente nelle prime fasi di gara, ho fatto molta attenzione. Ora la Ducati è migliorata nei cambi di direzione ed è molto forte nell'ingresso curva, ma sono comunque molto soddisfatto delle prestazioni della mia moto durante questo fine settimana. La Q2 è stata impegnativa sopratutto per le condizioni del tracciato dopo le piogge di questa mattina".

Che aspettative hai per la gara, proverai a sconfiggere il tuo ex compagno di box?
"Decisamente ci proverò, ma sarà una gara molto diversa. Oltre ad essere più lunga, la gestione dell'usura delle gomme farà la differenza, useremo molto un lato della gomma, ma credo che con questa Sprint abbiamo già una buona base per la gara di domani. La bellezza della Sprint è che ti permette du spingere al massimo e di lavorare come se fosse una FP4 in vista della gara. Un altro fattore sarà sicuramente la conformazione del tracciato, con tutte quelle curve a sinistra è facile perdere la concentrazione e sentirsi storditi dopo molti giri".

Nell'ultima safety commission si è parlato di nuovo di sicurezza in pista, specialmente dopo l'incidente di Zarco,  le bandiere blu andrebbero rispettate. Secondo Aleix il format andrebbe modificato il prima possibile.
"A volte è difficile con questo formato riuscire ad incastrare tutti gli impegni. Ad alcuni piace, ad altri no, ormai sono sette Gran Premi. Quanto agli incidenti, veniamo da un paio di anni in cui qui c'erano delle temperature ottimali. Quando arrivai in MotoGP cadere alla Waterfall era quasi obbligatorio per un pilota - scherza Jack - quindi con queste temperature, specialmente come nella giornata di ieri, questo tipo di formato incentiva ancora di più le cadute. Per me è una questione di buon senso, nessuno vuole cadere, bisogna fare attenzione ed è chiaro che negli ultimi 15 minuti di qualifica tutti sono lanciati al massimo".

Binder: decisivo l'aiuto di Miller in Q1

E' stata una giornata intensa anche per il sudafricano Brad Binder, che ha dovuto accedere alla Q2 attraverso la Q1, per poi fronteggiare le Ducati in gara su di un circuito che lascia poco spazio ai sorpassi.
"Ho fatto fatica stando dietro a Marini - ci racconta Binder - per tutta la gara sentivo di essere più veloce ma non avevo modo di superarlo. Ogni volta che ci provavo, il mio anteriore si chiudeva, cotto dal calore della sua scia, e mancavo il punto di frenata. Per il resto è stata una buona gara, un peccato aver perso una posizione all'ultimo giro, sono felice di essere andato a punti perché la gomma era ormai al limite".

Quale è stato il punto più critico del tracciato.
"Alla curva 10 continuavo ad avere un problema di spinning all'anteriore, ma coi ragazzi del team crediamo di avere già una soluzione. E' stato frustrante e in gara mi è sembrato di essere uno yo-yo, in alcuni punti recuperavo, in altri perdevo. Per la gara di domani sono fiducioso di poter fare un risultato migliore".

Nella Q1 hai ricevuto anche un piccolo aiuto dal tuo compagno di squadra.
"Si, mancavano 7 minuti al termine della sessione e Jack è venuto da me dicendomi di provare le slick. Non ero molto convinto inizialmente perché le condizioni del tracciato non erano perfette, sopratutto nell'ultimo tratto. Il primo giro ho avuto paura di cadere, ma poi le gomme sono entrare in temperatura e la scelta si è rivelata vincente".

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