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MotoGP, GP di Assen: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Con il sole Assen si trasforma in un paradiso tropicale per Bagnaia e Bezzecchi, in un inferno per Marquez e Quartararo. Un po’ di vacanza serve a tutti, a qualcuno più che ad altri

MotoGP: GP di Assen: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Con il sole Assen si trasforma in un paradiso tropicale per Bagnaia e Bezzecchi, in un inferno per Marquez e Quartararo. I primi si divertono a scambiarsi i primi gradini del podio, gli altri due hanno poco da ridere. L’Aprilia si risolleva in extremis, grazie a Binder che è diventato campione di occasioni sprecate.

Un po’ di vacanza serve a tutti, a qualcuno più che ad altri.

IL BELLO – Scommettono, vincono, perdono, si insultano, si abbracciano: Bagnaia e Bezzecchi condividono una rivalità fresca, frizzante e inedita. Roba da commilitoni più che da piloti che si giocano gare e mondiali, privata e anche un po’ sboccato, però funziona e gli avversari vorrebbero almeno riuscire a intromettersi per una volta. Non nei loro scherzi, ma fra di loro sul podio.

IL BRUTTO – Ossa rotte e ammaccate, come il loro morale. Marc Marquez e Fabio Quartararo sono indecisi se passare le vacanze su una spiaggia dorata o in un monastero zen. Nel secondo caso non rischierebbero scottature e potrebbero trovare il Nirvana. Le tecniche trascendentali sembrerebbero l’unica soluzione per pensare di risalire fra un mese sulle loro Honda e Yamaha.

IL CATTIVO – Siamo contenti che inizino le vacanze, un periodo per dedicarsi alla lettura. Per esempio, c’è un librone giallo che la FIM pubblica ogni anno ed è anche possibile scaricarlo gratuitamente. Dentro ci sono regole, appendici, postille che possono essere anche entusiasmanti per chi non le conosce. Potrebbe essere una bella idea per i nostri amici Steward.

LA DELUSIONE – A inizio anno in tanti prevedevano una stagione deludente per Fernandez MotoGP. Si sbagliavano, se pensavano ad Augusto. Per Raul, invece, la situazione è quella. Neppure l’Aprilia è riuscita a rinvigorirlo, si aggira per la pista senza lampi o guizzi. Come un mototurista in ferie che ha sbagliato strada e cerca il cartello che lo riporti sulla retta via. Servirebbe una mappa per la MotoGP.

LA CONFERMA – Non di solo rumore vive l’uomo e nel silenzio della MotoE Matteo Ferrari ha messo la sua musica. Una hit da due primi posti, non c’è il disco d’oro ma un paio di coppe. È contento lo stesso.

L’ERRORE – Per Brad Binder il verde non è il colore della speranza, ma dell’insuccesso, anche un po' dell’imbarazzo. Appena lo tocca retrocede di una posizione, come nel Monopoli. Due podi persi in due giorni per lo stesso errore, era verde di rabbia.

LA SORPRESA – Arriva, non fa rumore, lavora e sorride. Poi dai un occhio alla classifica dopo la gara e te lo trovi lì, a un passo dalla Top 10. Le telecamere non si sono accorte di Lorenzo Savadori, noi sì e rimediamo con almeno una foto.

IL SORPASSO – L’hanno scorso aveva incantato con quello doppio all’ultima chicane, domenica gli è bastato aspettare la penalità a Binder. Meno fatica e quasi lo stesso risultato.

LA CURIOSITA’ – Dal GP dello scorso anno a oggi Pecco Bagnaia ha vinto il 46, 1% delle gare (incluse le sprint), è salito sul podio nel 76,9% ed è partito in prima fila nel 72,2% dei GP:

IO L’AVEVO DETTO – “Ho bisogno di correre e a volte bisogna sapere rallentare” il Marquez-pensiero al giovedì. Non immagiando che nessuno si salva dalla Honda, nemmeno chi va piano.

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