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MotoGP, Paolo Simoncelli: "Marquez è un valore aggiunto, Bagnaia è stato eroico"

"A Jerez c'erano tantissimi tifosi, mi è sembrato Imola negli anni 70. Sono contento di Farioli e Lunetta: dopo qualifiche difficili, in gara si sono riscattati"

MotoGP: Paolo Simoncelli:

Il Gran Premio di Spagna ha esaltato tifosi e addetti ai lavori in egual modo. Per la grande affluenza di pubblico e per la battaglia offerta in pista da Bagnaia e Marquez. A tutto ciò non è rimasto indifferente nemmeno Paolo Simoncelli, che come d’abitudine fa il punto delle situazione del fine settimana appena passato non limitandosi solamente ai risultati della sua Squadra Corse SIC58.
Queste le sue parole.

Jerez 2024. Seconda tappa Europea. E’ già sabato, sono sul muretto fuori dai box, alzo gli occhi, mi guardo intorno, mi sento attraversato dal calore dei tantissimi tifosi e boom, salto nel passato: Imola anni 70. La collina alle spalle della curva Rivazza affollata di gente. Che tempi! Qui a Jerez si mormora di 300.000 presenze (numero comunicato domenica ufficialmente ma frutto di un errore, poi corretto in 181.000 presenze ndr) che hanno potuto godere di gare appassionanti e adrenaliniche. Una performance epica per le due ruote.

E visto che ne stiamo parlando… Abbiamo assistito a due gare entusiasmanti della MotoGP, sia la sprint race che la classica gara e io mi chiedo perché, gli opinionisti “della domenica” sono sempre pronti, sempre, a puntare il dito e criticare tutti coloro che tentano di vincere, se ovviamente non va a discapito dei loro pupilli. Mi spiego meglio, commentare è il lavoro più facile del mondo, lo sto facendo anche io ora, lo fanno tutti al bar, come si dice: ”Siamo tutti fenomeni fuori dal campo di gioco!” Ma spero di farlo immedesimandomi e con cognizione di causa, quindi mi chiedo come mai almeno una volta, questi opinionisti non si possano mettere nei panni dei piloti che rischiano la vita tutte le gare regalandoci emozioni pazzesche. Cioè io penso che non sia così semplice non sgarrare mai quando si è al limite e si stanno compiendo imprese fuori dagli schemi, si può perdonare qualcosa o siamo la polizia?! Vogliamo gare piatte e incolore o vogliamo un po’ di brio?

Resto dell’ idea che Marquez sia un valore aggiunto per lo spettacolo, ma questa volta Bagnaia è stato eroico, lo abbraccio e gli faccio i miei complimenti.

Ma torniamo con i piedi per terra, torniamo a noi. Su questo sinuoso tracciato pieno di ricordi più e meno vecchi, ha corso anche la Moto3 ormai diventata la “sagra delle penalità”... io sono contento delle gare che abbiamo disputato. Farioli e Lunetta hanno avuto delle qualifiche difficili a causa di paranoie e turni bagnati, ma alla fine si sono riscattati in gara. Il primo partiva 13º , mi ha fatto scoprire un lato di lui che non conoscevo. É aggressivo, determinato e preciso anche in bagarre, ammetto che non me l’aspettavo, è poi arrivato davanti al gruppo con cui si è dato battaglia tutto il tempo.

A Lunetta l’esperienza acquisita nelle gare precedenti, i problemi e i briefing sono serviti. Ad Austin preso dalla foga di fare il tempo guidava di ignoranza senza risultati. Qui ha capito a metà gara, dopo aver perso svariate posizioni che così non andava, si è dato una calmata e dopo aver fatto un respiro profondo ha deciso di ascoltare i nostri consigli, di smettere di guidare in modo “nervoso”. Ha iniziato a divertirsi (girando con tempi buoni) e ha guidato un’Honda come deve essere guidata. Direi bene.

I test che si sono svolti in questi giorni hanno confermato le mie sensazioni, i piloti sono andati forte provando alcune soluzioni nuove. Ora non rimane che aspettare il responso di Le Mans che ci dirà il vero… E chissà che non si possa dire:  “Vive la France!

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