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MotoGP, Bezzecchi: "Il mio futuro? vorrei la moto ufficiale, ma rimanendo in VR46"

"Il titolo? mai smettere di sognare, ma Pecco ora ha qualcosa in più. Assen? sognavo le corse guardando Vale, ora osservo gli spalti da pilota. La pausa estiva? mi merito una vacanza! La prossima scommessa? se vincessi il titolo...."

MotoGP: Bezzecchi:

Marco Bezzecchi lascia l'Olanda con un biglietto da visita di tutto rispetto. Dopo aver dominato tutte le sessioni del weekend, conquistato la pole in qualifica, la vittoria nella Sprint ed il secondo gradino del podio oggi, l'alfiere della VR46 può affrontare la ben meritata pausa estiva col sorriso di chi sa di avere dato tutto e ottenuto tanto. Da ragazzo che veniva a tifare Valentino sognando le corse, a pilota maturo che lotta per la vittoria, di strada il pilota italiano ne ha fatta. In gara il Bez non ha voluto rischiare come invece ha fatto Binder montando la morbida al posteriore, optando invece per una media. Scelta vincente date le temperature sull'asfalto che hanno raggiunto i 50°, e che hanno permesso all'italiano di piazzare la propria Ducati di fronte alla KTM del sudafricano, assicurandosi così punti preziosi sullo spagnolo Martin, altro contendente al titolo. La classifica parla chiaro con 36 punti di distacco dal leader, Marco c'è, e la disfida con l'amico e rivale Pecco Bagnaia entra sempre più nel vivo.

"Dobbiamo essere soddisfatti del lavoro svolto - spiega Marco - siamo stati in testa in ogni sessione durante questo weekend, ho fatto la pole in qualifica, in cui di norma ho qualche difficoltà, poi la vittoria nella sprint ed oggi nuovamente sul podio. Nell'ultima parte di gara mi sono innervosito per via di alcuni problemi con la moto, ho avuto timore di perdere il podio. Un secondo posto molto importante per me qui ad Assen".

Una gara, questa di Assen, resa non facile dalle temperature, che come spesso accade mettono a dura prova l'efficienza delle gomme.
"Mentre inseguivo Brad - prosegue Bezzecchi- ho avuto molti problemi con la temperatura dell'anteriore, ma non ho avuto la fiducia nell'attaccarlo subito come ha fatto invece Pecco. Ho iniziato così a perdere e riacquistare terreno su di lui per alcuni giri, fino a che ho deciso di correre il rischio. Ho preparato il sorpasso alla curva 5 ed uscendo in curva 6 ero già davanti, ma poi ho iniziato ad accusare vibrazioni alla posteriore. Avrei voluto inseguire Pecco spingendo di più, ma sono stato cauto e non potevo piegare la moto quanto avrei voluto. Nel complesso sono felice, penso di aver gestito bene la gara".

Nella sprint il Bez ha dominato grazie alla morbida al posteriore, ma nella gara lunga la scelta è ricaduta su una media. Una scelta che di sicuro ha  influito in parte sulle sue prestazioni di oggi.
"Non abbiamo rivoluzionato il setup della moto rispetto al sabato, era già molto performante. La scelta della gomma però è rimasta in bilico fino all'ultimo minuto. Le mie sensazioni con la morbida sono state migliori per tutto il weekend, ma alla fine non me la sono sentita di rischiare di mandare all'aria tutto il lavoro e le conquiste ottenute fino a quel momento. Ho guidato adattandomi alle sensazioni diverse della moto, non è stato facile ma me lo aspettavo, il fatto di essere riuscito a gestirlo è ciò che mi gratifica di più del risultato di oggi. Ho dato tutto, cercare di fare primo avrebbe comportato rischi, e tra Binder e le altre incognite credo di essere sopravvissuto ad una gara complicata".

Con Assen hai un rapporto particolare, qui l'anno scorso hai centrato il tuo primo podio in MotoGP, secondo dietro a Pecco, la storia che si ripete.
"Ho dei bellissimi ricordi di Assen, venivo qui a vedere le gare da piccolo. Venivo qui con mio cugino a vedere Valentino che correvo, ero già un suo grandissimo tifoso, era il mio eroe. All'epoca non c'era neanche la barriera, ti sedevi sul prato e a quattro metri c'era già la pista, era fighissimo, e già sognavo di poter essere lì anch'io. E' un circuito fantastico, e vedere ora gli spalti gremiti di spettatori da un altro punto di vista, quello del pilota stavolta, a lottare con tanti altri piloti di talento, il tutto contribuisce a creare una atmosfera davvero speciale".

Questa tua prima metà di campionato si chiude con una nota molto positiva, ora dopo il trittico ti aspetta la meritata pausa estiva.
"Cercherò di festeggiare il più a lungo possibile! - scherza poi l'alfiere del team VR46 - ma soltanto nella prima delle cinque settimane, poi tornerò a lavorare col team per mantenermi pronto per la seconda metà di campionato".

Avresti preferito continuare la striscia positiva? cosa ti porterai dietro di queste ultime gare?
"No no, mi merito una vacanza! - scherza ancora - sicuramente mi porto dietro due belle vittorie. Mi aspettavo di ottenere dei buoni risultati quest'anno, ma non pensavo così in fretta nella prima parte di campionato. Due belle vittorie, due podi qui e a Portimao, tre podi nella Sprint tra cui la vittoria di ieri, ed una pole. Tante cose positive che mi rendono soddisfatto di questa prima metà di stagione. Ma molto lo devo anche al team, hanno lavorato duramente e devo far loro i miei più sentiti complimenti. Sopratutto da loro ho ricevuto molto affetto, la cosa che per me è ancora più importante dei risultati".

Meglio la vittoria a Le Mans o qui ad Assen?
"Qui è stato tutto diverso, ero in testa in tutte le sessioni, un weekend da incorniciare. E' andato tutto alla perfezione, non mi sono mai innervosito".

La classifica parla chiaro, a metà stagione dopo Pecco i contendenti principali, praticamente a parimerito, siete tu e Martin. Sogni ancora più in grande?
"Non bisogna mai smettere di sognare - risponde poi Marco senza esitazione - bisogna crederci dando il massimo. Non pensate male! Mi piacerebbe lottare con Pecco, ma bisogna riconoscergli che lui in questo momento ha qualcosa in più. Dal canto mio cerco di avvicinarmi il più possibile a lui, quindi continuerò a migliorare passo dopo passo, per ora sogno di vincere qualche altra gara".

La pausa estiva è anche occasione per parlare di futuro per un pilota, secondo Dall'Igna ti meriti una moto ufficiale.
"Fortunatamente ho alle spalle un grande team, l'Academy, si occupano di tutto loro in modo che io non debba pensarci. Vorrei però una moto ufficiale il prossimo anno, se potessi averla restando dove sono adesso avrei tutto ciò che voglio".

Altre scommesse all'orizzonte?
"Io con le scommesse ho un problema serio!  - scherza poi Marco - ma lo faccio più che altro per rompere le palle. Oggi ne ho persa una con Pecco, è una roba che mi piace da matti. Per ora non c'è nulla di programmato, ma ce ne saranno altre, se non contiamo le cene con Carlo. Poi chissà, gira voce che se vincessi il titolo dovrei fare un giro d'onore in mutande..."

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